La campagna delle terre vergini (in russo Освоение целины?, Osvoenie celiny; in kazako Тың игеру?, Tyń igerú) è stata un'iniziativa promossa dal segretario generale del PCUS Nikita Chruščёv finalizzata allo sfruttamento di vaste aree incolte situate nelle steppe della RSS Kazaka settentrionale e dei monti Altaj, nelle regioni del Volga, degli Urali, della Siberia, dell'estremo oriente russo e in Crimea.[1]
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